Torno a scrivere dopo più di un mese.
Sono state settimane intense, fatte di una specie di quasi ritorno alla normalità, giornate particolari fatte di incontri, di distanze, di mancati abbracci, di strette di mano non date.
Non è semplice ma ce la si fa.
C'è solo una cosa che non è cambiata nella mia vita: la mia vita, quella vera, quella in cui sono la io più io di me, quella dove sono serena e spensierata, quella fatta di amici veri e di amore puro e poi, bè... non è cambiato l'amore per il viaggio e per quei luoghi che ormai sono un po' casa.
Lo sapete, l'ho già detto nell'articolo precedente, la ValMastallone - ma nello specifico questa minuscola frazione - è un piccolo posto del cuore; come non amarlo quando dopo una settimana intensa puoi goderti l'aria fresca, un temporale improvviso da osservare dall'abbaino della stanza e poi godersi la bellezza dell'arcobaleno?! La montagna è rigenerante e poi se è casa è sempre meglio.
Che bella la pioggia.
Anzi, no.
Che bella la pioggia qui, quando puoi camminare a piedi scalzi sull'asfalto, quando puoi lasciarti trasportare e ballare sotto la pioggia senza pensare a nulla.
Eccola la libertà.
E' lì!
Posso toccarla, respirarla e vivermela.
E' meraviglioso.
E' incredibile di quanto la frenesia di tutti i giorni ci faccia perdere di vista la bellezza delle cose semplici.
Quando sono nella casa di montagna leggo (concentrata), passeggio, fotografo, vivo le emozioni, raccolgo la verdura nell'orto, faccio il bagno al fiume (se non piove) e mi circondo di cose semplici.
E' bello.
Viviamo ogni giorno sommersi da cose futili, presi da cose poco importanti e addirittura a volte inutili.
Un peccato, soprattutto quando mi fermo a guardare queste fotografie e mi rendo conto di quante cose si perdano ogni giorno.
La montagna è capaci di farmi vivere la S E M P L I C I T A'.
La montagna mi emoziona.
La montagna mi completa.
La montagna è casa e sarà sempre così, non potrebbe essere altrimenti.
S.
Sono passati tanti giorni e sono successe troppe cose dall'ultima volta che sono stata in montagna - sinceramente non ricordo l'ultima, forse ero a sciare e c'era ancora la neve, poi ho riaperto gli occhi ed era quasi estate.
Il ritorno alla "normalità" è stato strano e mi sento ancora disorientata.
Dopo circa due mesi chiusa in casa mi sono regalata due fine settimana in montagna: uno al lago ed uno a casa.
Vi racconterò anche di quel primo fine settimana di libertà ma ci sono luoghi che meritano di essere raccontati prima o più di altri, credo.
Giugno.
Ore 8.00 di una domenica mattina, siamo saliti in macchina pronti a lasciarci la città alle spalle.
Una Torino ancora silenziosa.
Dorme.
Autostrade. Risaie. Si sale e piano piano, dopo un paio d'ore di viaggio e canzoni cantate a squarciagola, arriviamo nella casa di montagna.
E' bello sentirsi a casa, tornare nei luoghi del cuore, respirare libertà, farsi abbracciare dalla leggerezza, osservare la pace, accarezzare l'erba, ascoltare lo scrosciare del fiume.
Una grigliata con gli amici, di nuovo insieme tra chiacchiere e risate.
La prima giornata è trascorsa così, fatta semplicemente di semplicità.
Se c'è una cosa che amo di questa casa è aprire gli occhi la mattina e guardare il cielo direttamente dall'abbaino sopra il nostro letto. Non importa se sia nuvolo o sereno, se sia giorno o notte, se piove o meno.
Sto un po' lì, poi scendo le scale, vado in giardino e ho subito voglia di iniziare una nuova giornata, una nuova avventura.
La Val Mastallone è un luogo semplice ma fatto di cose belle, di momenti speciali, di luoghi unici, di profumi, di panorami, di poche persone, di piante, di fiori, di colori e di sapori buoni.
Nel corso degli anni, io ed L. abbiamo esplorato la valle in lungo e in largo e continuiamo a farlo anno dopo anno; qui è dove ci piace trascorrere le vacanze estive: natura e pace; abbiamo anche una bellissima "spiaggia" dove fare il bagno e prendere il sole.
Insomma, non manca nulla.
E' davvero un luogo perfetto per me e per noi.
Ci fa sentire a casa e un po' lo è.
Per far scoprire ai nostri amici un po' di quel paradiso, ci siamo regalati una breve e semplice camminata.
Un sentiero con circa 200 metri di dislivello per arrivare alla Bocchetta di Vocca.
Una piacevole escursione nel bosco, tra castagni e latifoglie, piccoli sali e scendi, stretti tornanti ed alberi caratteristici.
Dopo circa quarantacinque minuti di camminata si arriva a destinazione.
Qualche foto, un panino, una birra fresca.
Queste per me sono le giornata più belle.
La strada del ritorno è sempre più lunga rispetto a quella dell'andata; ne approfitto per godermi i dettagli, liberare la testa dai pensieri e tra un passo e l'altro raccolgo qualche fiore da far seccare e da tenere come ricordo di una giornata speciale.
Sono grata per tutta questa bellezza.
Ora aspetto impaziente la prossima avventura.
S.
Esiste un luogo tra la Val di Susa e la Francia.
Un posto incantevole.
Sarò breve e non vi darò informazioni turistiche perchè c'è " poco" da dire perchè secondo me è semplicemente un luogo da vivere con leggerezza.
Lasciatevi guidare dalle vostre gambe e dai vostri occhi e vi garantisco che sarete circondati da tanta bellezza.
Io intanto provo a trasmettervi le mie sensazioni con la speranza di farvi innamorare un po' di questo posto che a me piace molto e che dopo l'ultima escursione, mi è rimasto un po' nel cuore.
Ora vi chiederete il perchè di questo titolo - giustamente!
Dopo quasi due mesi ferma a casa, dopo mille mila fotografie viste online e dopo tutti questi articoli sul blog, la voglia che ho di tornare a viaggiare e a fare escursioni, è veramente tantissima.
Uno dei primi posti in cui vorrei andare è il lago del Moncenisio; sogno da settimane di poterci tornare per poter scattare nuove foto, sentire l'aria fresca sul viso e ammirare le acque del lago che a me hanno sempre ricordato una vasca di sciroppo d'anice.
Ecco qui che, in questo periodo, questo luogo, è diventato il mio sogno al gusto d'anice.
L'ultima volta che ci sono stata è stato più o meno un anno e mezzo fa in una domenica di sole di fine estate, con noi l'immancabile vento. Un giro tra tratti in fuoristrada e lunghe camminate tra i vecchi fortini militari e sulle rive del lago.
Ho un bel ricordo di quella giornata fatta di spensieratezza, leggerezza e felicità.
Per esempio, ora mi immagino sdraiata sul prato a pancia in su ad ammirare il cielo, sdraiata su una coperta, i capelli sul viso ed il mio caro L.
Vorrei accarezzare l'erba, sentire i profumi ed i suoni della natura, vorrei correre a piedi nudi e fare le capriole.
Vorrei sedermi, guardare la mia tazza di sciroppo d'acero e dire "Bentornata libertà, bentornata felicità".
Arriverà, presto.
S.