Prima di cominciare e di lasciarvi alla lettura voglio augurarvi un buon viaggio.
Un viaggio tra le mie emozioni e le mie scoperte.
Vi porto in Spagna.
Giorno n. 26 della mia quarantena.
Non ho voglia di parlare della grave situazione di emergenza sanitaria che attualmente c'è nel mondo.
Scrivo dopo alcuni mesi su suggerimento di una persona per me molto importanta.
Scrivo perchè ho voglia di farlo, ho voglia di condividere ma soprattutto ho voglia di viaggiare - con la mente e con il cuore.
Ho deciso di scrivere un viaggio che voglio definire "emozionale".
Voglio rivivere e condividere un po' di Spagna, fondamentalmente i tre viaggi che ho fatto in alcune città spagnole: Valencia - il primo - , Madrid - a seguire - ed infine Barcellona circa un anno fa.
Non a caso nell'ultimo mese, un po' per curiosità ed un po' per ingannare il tempo - ho deciso di seguire un corso online di spagnolo.
PARTE 1.
19 Settembre 2014.
L'inizio di un viaggio, il più importante di una lunga serie di viaggi con le persone del cuore.
Ho bei ricordi di quella breve vacanza: ero rilassata, mi ero diplomata da poco, avevo un futuro da scrivere, una vita davanti, tanta soddisfazione e tanta grinta per l'avvenire.
Affianco a me le tre persone più care - in assoluto le persone più belle che per me esistano sul pianeta.
Una partenza con il cielo sereno, cosa che poi si è rivelata essere rara per noi!
Il sole splendeva.
Ci aspettavano tre giorni di scoperta e... di kilometri, tanti, troppi, da far venire i lividi alle caviglie (fu in questa occasione che imparai a viaggiare con delle scarpe comode).
L'amicizia e la passione per la musica ci avevano portato alla scoperta di una città bellissima, in un mix tra architettura tradizionale e modernità - la Ciutat de les Arts i les Ciències, complesso architettonico progettato dall'architetto Calatrava, ne è un esempio; come dimenticare poi i colori ed i profumi del Mercato Central ma sopratutto i sapori locali come la paella ed i churros.
Infine, impossibile non ricordarsi della spiaggia, con il cielo nuvolo - ovviamente - ed il vento, forte - ovviamente (scusate la ripetizione!)
Eh si, molto bella la spiaggia così.
Nonostante questo ultimo dettaglio poco simpatico, questo viaggio potrei associarlo ad un'emozione sola: Gioia.
PARTE 2.
23 Giugno 2017.
Prossima fermata: Madrid, nella capitale e città più popolosa della Spagna.
L'unica donzella del gruppo.
Previsioni caldo, tanto ed anche all'ombra.
La musica questa volta ci aveva portato nella città del Parco del Retiro, del Museo del Prado e del Museo Nacional de Arte Reina Sofia - quest'ultimo museo ve lo consiglio per poter vedere con i vostri occhi la Guernica di Picasso ed alcune opere di Salvador Dalì (si quello delle maschere de La Casa de Papel).
Di questa città, sono sincera, ricordo poco e non perchè non mi sia piaciuta - anzi - ma semplicemente perchè forse non me la sono goduta abbastanza o perchè probabilmente non l'ho affrontata con il giusto entusiasmo.
Quello che ricordo però lo ricordo bene.
Mi ricordo l'emozione di avere davanti ai propri occhi un quadro bellissimo [mi riferisco alla Guernica] - che poi chissà perchè quando te li aspetti piccoli sono grandi e quando sono grandi te li aspetti piccoli?! Mistero! Quello che ho provato è esattamente la sensazione opposta di quella che provai quando nel 2011 vidi per la prima volta la Gioconda al museo del Louvre di Parigi (non che non mi sia piaciuta, attenzione!)
Mi ricordo la bellezza delle vie delle città, il caldo e delle ore di caos prima e dopo un evento musicale.
Cose da giovani!
Madrid potrei definirla una delle città più belle, assolutamente da rivedere.
Potrei racchiuderla in troppe emozioni: sorpresa, attesa, ansia, rimorso - queste sono alcune e di certo non spiegherò i perchè.
Bastano le fotografie per descrivere la "mia" Madrid.
PARTE 3.
1 Febbraio 2019.
Undicesimo anniversario di fidanzamento.
Un viaggio d'amore con l'amore della vita.
Fa sorridere sapere che cosa ci avrebbe riservato il destino e sapere che da lì a poco saremmo ufficialmente diventati promessi sposi - ma quella è un'altra storia, un altro viaggio, un altro stato, un'altra città ma la stessa emozione - forse no, quella è poi stata un'emozione più grande.
Avevamo acquistato un volo per Barcellona con la voglia di staccare un po' e di ritagliare del tempo per noi.
L. era già stato a Barcellona ai tempi delle superiori, io invece non avevo mai visitato questa città.
Era inverno ma il clima stava cambiando e la primavera era sempre più vicina.
Quella mattina eravamo appena atterrati nella capitale della Catalunya (o Cataluña).
Di questa città ricordo la stravaganza e la particolarità di alcuni luoghi ed edifici: la casa di Gaudì, il Parc Guell ed il palazzo interno, Casa Milà o La Pedrera, Casa Vicens e le "bellissime" impalcature - concedetemi il sarcasmo - che coprivano la bellezza di Casa Batllò o la Sagrada Familia perchè, sono sicura che siano belle ma mi avrebbe fatto piacere poterlo constatare con i miei occhi senza elementi di disturbo.
Ricordo anche di quella camminata per salire verso Montjuic: eravamo partiti con il sole per arrivare e ritrovarsi poi con un tempo incerto. Quasi una tempesta. E l'ombrello ovviamente no! Quello quando serve non c'è mai. Puntualmente è nella valigia, in hotel perchè "No, oggi non piove, guarda che sole che c'è!" e poi invece...
Ricordo la Rambla, i locali.
Ricordo le persone.
Ricordo anche il padiglione Barcelona, opera dell'architetto Mies Van Der Rohe, realizzato in occasione dell'Esposizione Universale del '29. Mi ricordo lo stupore. Quell'edificio è sbalorditivo se ci sofferma a pensare all'anno di realizzazione.
Ricordo di un tramonto bellissimo.
Ricordo di essermi sentita - a tratti - in una città del Marocco (nonostante non ci fossi mai stata - ma a questo ho rimediato nel mese seguente).
Barcellona è stata, ed è, allegria, gioia ma soprattutto è stato amore.
Grazie a chiunque leggerà queste mie parole e grazie ai miei compagni di viaggio.
Il grazie più grande va a te mia cara S. per avermi spinta a viaggiare pur restando a casa.
Spero sia stato un viaggio emozionale anche per voi lettori!
A presto.
S.